Isobel - Postumi - CDr
Per chi ha amato il quartetto canavesano scioltosi lo scorso anno, ecco un appetitoso disco postumo contenente 5 tracce inedite più due sorprese a cura di Rella the Woodcutter e Tino Paratore. Esce in edizione limitata (200 copie numerate), cover cartonata apribile (con inserti) completamente fatta a mano su artwork di Lakkahillo.
For those who loved this post-hardcore quartet, here are the hangover songs of the band: 5 unreleased tracks + a couple of surprises by Rella the Woodcutter and Tino Paratore. It comes in very limited edition (200 numbered copies) with gatefold cartoonsleeve completely handmade on Lakkahillo's artwork.
Tracklist:01. What I've seen
02. Nails
03. Mirror
04. Promises
05. Untitled
06. If I had told Rella
07. If I had told QuintoPiano
Released by Smartz Records.
SM044 - CDr 2009 -
SOLD OUT
Komakino
«Sfortunatamente gli Isobel si sono sciolti lo scorso anno, - questo EP colleziona 5 tracce precedentemente inedite plus un paio di remix: Loro erano un bel gruppo a quattro, con una ragazza alla voce, radici nell'emo vecchia scuola nonchè punk hc, e le chitarre che suonano à la primi Blonde Redhead, - il tutto dal canavese più diy, Italì.
'Postumi' è meglio da intendere come postumi di una sbronza che postmortem (mi gratto, noblesse oblige), - è come se Ti sei divertito da matti e hai bevuto altrettanto con gli amici per una notte durata 5/6 anni e poi Ti risvegli per scoprire che quel tempo è finito.
Ma, fortunatamente la Musica non lo è, ha ancora il Suo Significato, ed è bella che fissata su un CD, un 7" in vinile, un paio di compilation impossibili da trovare più, e, dallo scorso mese anche in questa release confezionata a mano, in cartoncino, limitata a 200 copie, con inserti e bella grafica by Lakkahillo.
C'è un sempiterno senso di angoscia e mera disperazione lungo queste tracce, - una sorta di disagio permanente dell'essere umani, - come quando il cantato lui/lei ripete il ritornello della prima traccia 'what i have seen doesn't make sense, doesn't make sense'.
O anche su Nails, dove è l'amarezza della voce di Danilo Corgnati ad essere a fuoco, in dolore con la cantante Antonella De Pace al coro, - cui segue uno struggente assolo ricamato di chitarra.
In Mirror c'è un crescendo narrativo, una sorta di poesia catartica, una volta consumata ne segue un rilassamento dal dolore, e nella tracklist, un tributo ai Fugazi con il testo di Promises, dove la batteria scalcia veloce; continua poi nella strumentale Untitled, dove la chitarra in eco gioca una strana digressiva psichedelia.
A finire, il dessert, i due remix di If I Had Told You (in origine Iihty su Fioca? Ep), il primo riletto in chiave folk da Rella the Woodcutter, e l'altro elettronicamente rivisitato da Quintopiano.
L'ep costa 5€, non perdetevelo.» (Paolo Miceli)
Komakino (eng) «Unluckly Isobel split up last year, this EP collects 5 unreleased tracks and a couple of remix: they were an amazing band of four, female vocals, with roots into old school emo / punk hc and guitars à la early Blonde Redhead, from the arounds of diy Turin, Italy.
'Postumi' is better translated as hangovers than as posthumous, - it is like You had a really good time with Your friends drinking a lot and making great Music for a long night lasted 5/6 years, and then You woke up to discover that time is over.
But, luckly the Music is not, and it is still meaning, it's well fixed on a CD, one vynil 7", a couple of hard-to-find compilations, and since last month on this beautiful hand-packaged release too, gatefold cardboard sleeve, limited to 200 numbered copies, - nice artwork indeed, by Lakkahillo.
There's an everlasting sense of distress and mere desperation along these tracks, a sort of uncomfortable sense of being humans, - like when You hear the boy/girl vocals on the first track singing and repeating the refrain 'what i have seen doesn't make sense, doesn't make sense'.
As well on Nails, where it's the bitterness of Danilo Corgnati's voice to be on focus, aching with lead singer Antonella De Pace at chorus, to top up with a final harrowing guitar solo.
In Mirror there's a narrative crescendo, a sort of chatartic poetry, once it subsides, a pain relief follows, and then a tribute to Fugazi in Promises' lyrics, where drums are kicking fast, followed by the instrumental Untitled, where the guitar's echo sounds play a strange digressive psychedelic.
Later the last dessert, two remix for If I Had Told You (originally Iihty on Fioca? Ep), the first, read in a folk key by Rella the Woodcutter and the latter electronically revisited by Quintopiano.
5€, don't miss Your chance to get it.» (Paolo Miceli)
Rockit «Piccola storia personale in tre mosse. Passo uno, i Bellicosi: il primo gruppo della Torino-HC che mi capita tra le mani una decina di anni fa, con loro intravedo una scena che – per vari motivi, soprattutto perchè vivo distante da lì - posso solo ammirare da lontano, apprezzarne l'epica e condividerne i valori. Passo due, nel 2003 i Bellicosi si sciolgono: nascono gli acustici I Treni All'Alba e i fugaziani Isobel. Due gruppi che musicalmente spaziano in territori così diversi ma che mantengono forte il legame con le loro radici DIY. Insomma, l'elasticità mentale che non riesco a trovare nella – a volte troppo chiusa - scena torinese: fanculo l'epica, meglio il pathos. Inizio ad appassionarmi ad entrambe le band, sopratutto alla seconda. Che dal vivo sono calci in faccia ma senza quella puzza di stantio che - se si parla di hardcore, salvo rare eccezioni - senti anche a chilometri di distanza. Una loro qualità: hanno sempre dato il giusto peso alle cose. Hanno continuato a piccoli passi, senza mai darsi troppa importanza. Ep dopo ep, sono diventati un punto di riferimento per molti. Nel maggio 2008 si sciolgono (passo tre) ma decidono di fare ancora una giornata in studio per registrare qualche pezzo. Ora esce "Postumi": 5 brani – di cui uno è la reinterpretazione del testo di "Promises" dei Fugazi – una cover acustica e un remix elettronico. Confezionato a mano con la copertina di cartone in sole 200 copie. La qualità del suono non è certo delle migliori, il precedente "Fioca" suonava meglio. Ma "What I've Seen" ti si conficca ugualmente nello stomaco con violenza. E allo stesso modo le altre. La versione acustica di "If I Had Told You" a cura di Rella The Woodcutter è una degna chiusura del lavoro, il remix di Quintopiano potevano anche evitarlo. Restano una delle mie band preferite. Gli Isobel rappresentano quella parola che spero non si inflazioni mai: l'urgenza. Trasudano passione, lo senti che si divertono. Da loro c'è solo da imparare, anche da un "piccolo" disco come questo.» (Sandro Giorello)