Drink To Me / Edible Woman - Split EP - 7"
Dopo varie insistenze sono riuscito a raccogliere i due pezzi hot dei nuovi futuri dischi di Drink To Me ed Edible Woman su un unico dischetto. Le note di synth e batteria di "America" vi culleranno fino alla violenta ma danzabile esplosione finale, mentre il bassone di "The beat goes on" vi mangerà il cervello fin dalla prima nota. E' una bomba ad orologeria. 100 copie su vinile bianco (ordinabili via mailorder) e 400 in nero.
Nota: con il disco riceverete anche un coupon per scaricarlo in versione digitale (alta qualità!) per il vostro lettore mp3. Per chi l'avesse già ordinato e non ha ricevuto il coupon (nelle prime copie non era incluso) sarà sufficiente richiedercelo via email.
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After lot of beggings I succeeded to collect the two hot songs of the future records of Drink To Me and Edible Woman on a single ep. Synths and drums of "America" will soothe you until the violent but danceable final explosion, while the big bass of "The beat goes on" will gnaw your brain since the first note. It's a time-bomb. 100 copies on ltd white vinyl (available via mailorder) and 400 in black.
Note: with the vinyl you will receive a coupon in order to download it in digital format (high quality) for your mp3 reader.
Tracklist:Note: with the vinyl you will receive a coupon in order to download it in digital format (high quality) for your mp3 reader.
A. Drink To Me - America
B. Edible Woman - The beat goes on
Released by Smartz Records.
SM045 - 7" 2009 -
5 €
Audiodrome
«La Smartz Records ha origine dalla storica fanzine nata nel 1995. Quasi subito è evidente come un ruolo più “attivo” in campo musicale le si addica di più, grazie all’autoproduzione delle cassette d’esordio di Manges e Altro. È solo lo spunto per far passare dalle parti di Foglizzo (TO) Belli Cosi, Isobel, gli storici Laghetto, il folk di Bob Corn, i Frontiera, il punk di Agatha e X-Mary, fino ai Red Worm’s Farm. Il tutto grazie alla rete amicale che rende possibili certi progetti solo grazie alla coerenza, alla passione e, appunto, all’amicizia. I Drink To Me, già su queste pagine tempo addietro con il loro debutto su Midifinger dal titolo Don't Panic, Go Organic, sono qui protagonisti assieme agli Edible Woman di uno split uscito in 500 copie su 7”, al costo di 5 euro più spese di spedizione. Di queste, cento sono in edizione limitata su vinile bianco, disponibili solo tramite mailorder Smartz. Entrambi i gruppi alla prova con pezzi senza chitarra ed entrambi con un disco nuovo pronto ad uscire. I ragazzi di Ivrea si appropriano del primo lato con un pezzo tra il krauto e la new wave algida dal pulsare cadenzato e ammaliante. Bassone bello carico che si fa largo tra rintocchi pianistici e un cantato ansiogeno sempre di stampo anni ‘80, per il pezzo della band di Fano dal titolo più che programmatico. Assaggi (di valore) dei lavori in corso in entrambi i cantieri sonori?» (Giampaolo Cristofaro)
Blow Up «Split single per la torinese Smartz, con due gruppi che mostrano di avere fra loro notevoli punti in comune. I Drink To Me presentano un brano ricco di sfumature psichedeliche che ruota attorno ad una linea minimale di tastiere e percussioni in un crescendo graduale di intensità e pathos , lasciandoci con una notevole curiosità per il contenuto del loro secondo album di prossima pubblicazione. Anche Edible Woman imperniano la loro The beat goes on sul pulsare ritmico della tastiera, dando vita ad una composizione dallo spirito introverso e dalla tensione repressa, che non esplode nelle aperture noise che caratterizzano il loro recente "Everywhere at once" ma risulta ugualmente efficace ed intensa. (7)» (Massimiliano Busti)
Fuori dal Mucchio «C'è un'attitudine post-punk che unisce il nord con il centro dell'Italia, il Piemonte con le Marche, Ivrea con Fano, gli eporediesi Drink To Me con i fanesi Edible Woman. Due nomi all'inglese per due band italianissime e dalle sonorità simili, entrambe a proprio agio con synth, drum machines e chitarre taglienti. Anche se qui le chitarre rimangono nelle custodie. I Drink To Me, forti dell'ottimo esordio “Don't Panic, Go Organic!” dell'anno scorso, sfornano una traccia di cinque minuti dalle sonorità electro macilente e disturbate. “The End Of History (America)” ricorda gli episodi migliori di certo dopo-punk britannico, con una nenia sporca e melodie pianistiche che l'attraversano creando un'atmosfera di disagio permanente. Nell'altro lato gli Edible Woman rincarano la dose con meno sporcizia ma più nevrosi nell'uso della batteria. “The Beat Goes On” riporta alla mente gli El Guapo di “Fake French”, e in assenza di scritte sulla copertina saremmo portati a credere che i due brani appartengono allo stesso gruppo. Drink To Me ed Edible Woman sono al lavoro sulle rispettive prossime uscite discografiche, e questo piccolo assaggio ci fa immaginare due dischi frenetici e privi delle solite chitarre. Uscito in 500 copie, lo split in questione si aggiunge al già folto catalogo post-punk della Smartz Records (Manges, Altro, Isobel, Laghetto, I Treni all'Alba, X-Mary, Red Worm's Farm e tanti altri). Non male per un'etichetta microscopica nata da una fanzine nella prima metà del decennio passato.» (Marco Manicardi)
Hate tv «Uscito per la Smartz Records, lo split in questione ha il pregio di unire nello stesso vinile due band italianissime, gli eporediesi Drink To Me e i fanesi Edible Woman, fautori entrambi di un sound che affonda le radici nella wave britannica del dopo punk, si ciba di palate di noise del decennio andato per poi tendere verso il più recente indietronic. Diversi per provenienza e storia personale, i due gruppi si incontrano e quasi si compensano a vicenda nei due pezzi di questo sette pollici. Con The End Of History (America) i Drink To Me appendono al chiodo la chitarra per prediligere tastiere e synth, sposano una ritmica dalla ripetitività tanto incalzante quanto ossessiva per parlarci della realtà di un sogno americano avveratosi nel peggiore dei modi. Con risultati non troppo diversi gli Edible Woman ci ipnotizzano con The Beat Goes On, pezzo che fa pensare alle cose migliori degli El Guapo, e anche lì qualcosa di mistico e tenebroso ci prende la mente, mentre il piede tiene il tempo. Da una parte la difficoltà di dare un senso al reale non trova pace nemmeno nella lettura della Bibbia, dall'altra si agogna un luogo in cui sentirsi liberi da macchine che suonano al posto tuo. Due inni postmoderni nel senso più attuale del termine che ci fanno ben sperare sull'uscita dei nuovi album delle rispettive bands, giunte a un grado di maturità davvero invidiabile.» (Grushenka)
Komakino «Hey, qui amiamo i vinili! E i 7 pollici anche. E sapete cosa? La Smartz rec se ne esce con un 7'' vinile, dove figurano due eccellenti band indie nostrane, rispettivamente da Ivrea e Fano, ovvero, Drink to Me e Edible Woman, due assaggi dai Loro prossimi lavori: 100 copie in edizione limitata bianca, e 400 in nero.
Su un lato, i Drink to Me Vi racconteranno che hanno letto la Bibbia una volta e anche due, - si sono dimenticati le chitarre a casa, mentre le percussioni e i synth suonano ossessivi, battenti come un cuore eccitato. Malinconici ed esplosivi, pressappoco tecno nel finale, una lovesong prima della prossima guerra nucleare: The End of History (America).
In ogni modo, il sopra citato Beat Goes On con gli Edible Woman: una linea di basso lava il cervello come piacerebbe anche ai Suicide, - linea doppiata in seguito da un altro assolo di basso e drumming preciso. Tutto suona davvero come un tic tac di una bomba ad orologeria, come dicono le note dell'etichetta.
Ma non preoccupatevi, il congegno non Vi esploderà contro, non questa volta, è solo preparata per montare una tensione tangibile dei nervi che verrà infine sedata, - gli Edible Woman tengono un profilo basso, e dobbiamo aspettare per il nuovo album per della genuina catarsi violenta.
Lo split è buono, supportate la (non) scena.» (Paolo Miceli)
Komakino (eng) «We love vinyls here! And 7 inches too. And You know what? Smartz rec releases a 7" vynil, for two amazing italian indie bands, from Ivrea and Fano, that is, Drink to Me and Edible Woman, two sips of their forthcoming new works: 100 copies on limited white vinyl and 400 in black.
On one side, Drink to Me will tell You They read the bible once and even twice, - They left their guitars at home, and obsessively play synths along with percussions beating like an excited heart.
Melancholic and explosive nearly tecno ending, a lovesong before the next nuclear war: The End of History (America).
Anyway, The (above mentioned) Beat Goes On with Edible Woman, - a brainwashing bass line that Suicide would love to hear, - later doubled by another fuzzy/overdriven bass solo and precise drumming, it really sounds like a ticking time-bomb, as i read on the press release notes.
But don't worry, this bomb will not blow you away, not this time, - it's only prepared to mount a tangible tension for your nerves to be later calmed down, - Edible Woman keep a low profile, and we must wait for their new album to come for more genuine cathartic violence.
A good split, - support the (no) scene.» (Paolo Miceli)
Nerds Attack «Affascinante operazione condivisa, per la sempre attiva e attenta Smartz, che propone due tra le più stimolanti realtà del panorama indipendente italiano. Due brani. ‘The End Of History (America)’ per i piemontesi di Ivrea Drink To Me (già trattati su queste pagine - leggi) e ‘The Beat Goes On’ per i marchigiani di Fano Edible Woman. Un’edizione limitata a 500 copie (vinile 7") che dovrete fare assolutamente vostra. Il primo pezzo poggia su un’elettronica reiterata a tessere un’ambientazione ipnotica. Tra lontane sensazioni wave e melodia pop. Il secondo brano è trascendenza. Un lento incedere sciamanico e percussivo che paga dazio solo ad un timbro inglese poco incisivo. Ma sono dettagli.» (Emanuele Tamagnini)
Ribelli a vita «Smartz Records si conferma una volta di più una delle etichette più eclettiche ed imprevedibile del panorama discografico nostrano, che non a caso ci ha regalato chicche come Laghetto, Frontiera ed Isobel. Stavolta ci propone un sette pollici a tiratura limitata (500 copie, 100 delle quali in vinile bianco reperibili solo attraverso il mailorder di Smartz), diviso a metà tra i Drink To Me di Ivrea ed i Fanesi Edible Woman. Entrambi i gruppi sono presenti con un pezzo di circa cinque minuti, senza chitarre con sonorità in bilico fra sperimentazione, post-punk, melodie pop e rumore. Per i Piemontesi, kraut-rock pulsante con synth, drum machines e molta elettronica, difficilissimo da inquadrare. Anche gli ED sono eclettici ed elettronici, come e più dei DTM, ma forse un po’ meno sporchi e sicuramente più pop (nella più lata delle accezioni del termine….). Per loro un bassone incalzante ed un giro ossessivo e ipnotizzante che fa da tappeto sonoro ad un testo cantato in modo curioso, quasi new wave. Su un ipotetico ring sarebbero loro a vincere ai punti. A piccole dosi, leggi un brano ciascuno, i due gruppi mi piacciono molto. Sarei curioso di sapere se reggerei l’urto di un full length…» (Riki "Flash" Signorini)
Rockit «Hai presente quando ti fischiano le orecchie per una giornata intera? Io lavoro vicino ad un'officina dove – il più delle volte – riparano i clacson. Diciamo che dopo un po' ti abitui e trovi rassicurante quel tappeto di barriti monotoni mentre il silenzio di casa diventa, stranamente, pauroso. Potrebbe essere una qualsiasi parabola noise rock di un adolescente. Ma è così. I Drink To Me e gli Edible Woman stampano un piccolo sette pollici bianco che sembra voler testimoniare il loro personale, odierno, punto di vista riguardo la poetica del rumore. Sempre pop, ma meno leziosi, i primi decidono di non aver più timore di nulla e affondano le braccia in un delay che lascia finalmente pascolare le onde quadre con quella libera e animalesca attitudine orgogliosa che solo le bestie domestiche sanno apprezzare davvero. Gli Edible Woman fanno il contrario: partiti cinque anni fa con un macigno di rara spigolosità come "Spare Me/ Calf", scoperto il synth pop applicato alla ciclicità ossessiva nello "Scum Album", ora sciolgono il fascio di nervi e "The beat goes on" suona quasi confortante nel suo incedere lento e rotondo. Senza perdere in potenza acquistano nuove chiavi di lettura, mica un cattivo affare. Due bei pezzi e due band ormai sicure di aver trovato qualcosa di buono nel proprio approccio alla musica. Il resto va da sé.» (Sandro Giorello)
Sodapop «Smartz, etichetta canavesana da anni coinvolta in produzioni hardcore e d.i.y. (C.O.V., Distruzione, Arturo, Belli Cosi, Kafka, tra gli altri), da qualche tempo a questa parte pare tendere ad un ventaglio di produzioni sempre più eterogeneo (vedi tra le ultime cose: Treni All’Alba, Bob Corn, X-Mary, Red Worms’ Farm). L’uscita n. 45 del catalogo oltre a confermare in pieno questa tendenza, contiene in se un’altra novità: è la prima produzione targata completamente Smartz, ovvero che non si avvale del circuito d.i.y. ma presenta sulla copertina del 7” esclusivamente il proprio logo, quello dell’omino che si ciba del suo stesso cervello. Detto questo, la scelta di abbinare gli eporediesi Drink To Me agli anconetani Edile Woman appare azzeccata, entrambi i brani, pur con le dovute differenze, sono tenuti in piedi dalle tastiere, più psichedelico e carico il primo e più tendente al groove e minimale il secondo, ma in generale si possono trovare dei tratti comuni e l’insieme delle due entità sullo stesso pezzo di vinile ha decisamente il suo senso. Il trio di Ivrea usa suoni avvolgenti, carica i delay e decolla verso lo spazio aperto con un brano malinconico, The End Of History (America), un’ibridazione tra gli ultimi Animal Collective e i suoni caldi e stratificati dei Boards Of Canada, oppure immaginate i My Bloody Valentine armati di tastiere e senza chitarre, riferimenti “grossi” certamente, ma non così azzardati. Edible Woman invece la butta su un pezzo, The Beat Goes On, ossessivo e super kraut, dalle parti degli El Guapo migliori, dilatando nel tempo un groove perfetto, con un gran tiro e un bel lavoro sulle parti ritmiche, arricchito da una voce che tesse una melodia intrigante e ipnotica. Pollice in alto per entrambi sicuramente.» (Danilo Corgnati)
Sul Palco «La storia della Smartz, che da fanzine diventa divulgatrice d.i.y. di progetti interessanti, inizia nel '95 a Torino. Ora, spostiamo l'asse geografica e temporale, andiamo ad Ivrea nel 2002, ecco apparire all'orizzonte i Drink To Me. Giriamo ancora (la ruota o quello che più vi aggrada), andiamo questa volta ad Ancona nel '99 e il quadro si completa con gli Edible Woman. Forse vi starete chiedendo cosa accomuna queste tre realtà e perché urge citarle tutte in un solo contesto. La risposta è presto detta. Uno split, di quelli che ormai non si producono più, arrivato fresco-fresco in 500 copie su vinile in 7'' (bianco, in edizione limitata, ordinabile tramite mailorder della Smartz Records n.d.a.). Chi ne siano gli artefici ormai è sottinteso.
Due tracce a cantarne le gesta: “The end of history (America)” per gli eporediesi e “The beat goes on” per gli anconetani, due pulci entrate ben bene nell'orecchio per innescarci le dinamiche della curiosità per quel che saranno successivamente i loro rispettivi nuovi album.
Ma andiamo per ordine di assaggi. Cosa troviamo in questo antipasto? In primis, c'è da dirlo, tanta creatività, passione e voglia di inventarsi. E in cosa confluisce tale mix? Nell'episodio drinktometico si va incontro a tastiere, sintetizzatori, batterie, delay ed elettrificazioni, manipolando il tutto secondo un'aurea psichedelica ed ipnotica per poi culminare, sul finale, in un'esplosione epilogo/sfogo della tensione creata. In quello ediblewomantico, invece, ci spingiamo su lande minimali, percussioni e buona fusione delle parti ritmiche per un tiro degno di un saldo groove. Due brani quindi differenti tra loro, ma accumunati alla radice da sperimentalismi, slanci del caso e, soprattutto, dalla filosofia del percorso artistico di queste due band nostrane. E se, come sembrano presagire i tempi, anche la morte del supporto cd è ormai prossima, non perdete una delle poche occasioni per gustarvi quest'unione dalla poesia analogica dei solchi di un vinile. Ritrovarne o scoprirne il sapore potrebbe essere un emozione impagabile.» (Giulia Palummieri)