Smartz Records
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Belli Cosi - Torino r'n'r starz - CD
Belli Cosi - Torino r'n'r starz
Il testamento dei 4 piemontesi: l'ultimo disco + gli mp3 (hi fi!) dei passati vinili + un video + moltissime altre sturie. Da avere assolutamente. Ora chi suona con Isobel, chi con I Treni all'Alba.
The last will for this great band from Turin. It also contains the past ep's in mp3 format (high quality) + a video + many many more. A must. Now some of them are into Isobel, others into I Treni all'Alba.
Tracklist:

01. Gli anni migliori
02. Il cacciatore
03. Millennio
04. Studio sport
05. Questa è la mia pelle
06. Quanto ti amo
07. Einstein
08. Il mondo all'ingiù
09. No future
10. Uomini veri
11. La marcia
Released by Smartz, ElPaso, L'incontronero, Koppolasound, Eroenero, Grievousproject, Radioriot, Fortementeindiziati, Dixlexiqa, Atestabassa, RuralMuzik (F). Belli Cosi are: Sabino (vocals), Turi (guitars), Lele (bass), Feliçio (drums), Machno (the 5th element ever!). Recorded in April 2001 by Tino Paratore @ Acqualuce studio sound (Alpignano - TO) and La Tina Sborra studios (Torino). Mixed and mastered in May 2001 @ Quintopiano by Tino Paratore & Belli Cosi. All tracks by Belli Cosi except ""No future"" (original version by Anathema Sonic Truz, ""Silenzio"" LP 1994). All unreleased tracks except ""Einstein"" (new version!), originally released in ""Nuovo Rock Italiano"" EP 1998. Cover art by Gigio & Stefano - Big Pear Inc. / Internal graphix by Lele. ""Nine years and a half in the life of Belli Cosi"" video: camera by Poletta, editing by Poletta, Machno & Turi.
SM016 - CD 2001 - 6 €

Reviews

Debaser
«Belli Cosi sono ormai sciolti ma il loro disco merita di essere ricordato. Nascono a Torino, città che li ha cullati al suono dell’hardcore italico che impazzava negli anni della loro pubertà e proprio dall’hardcore sono partiti per rielaborare un proprio stile che mischia suoni, strumenti, idee apparentemente incocinciliabili. Cosa ci fa un pianoforte all’interno dei 116 secondi della furiosa “Del risveglio”? Non lo so ma mi piace perché rende originale il suono, disorienta l’ascoltatore prevenuto e lascia intatta la carica del pezzo anche dopo parecchi ascolti. Si tratta di un disco irrinunciabile se siete alla ricerca di un gruppo che suona compatto, potente, mantenendosi sempre lontano dagli stereotipi in favore di un risultato sonoro che soddisfi anche l’esegeta più accorto. Il cantato in italiano veloce, sanguigno, calamita l’attenzione su testi rabbiosi e coinvolgenti senza mai scadere nelle ingenuità tipiche dei gruppi di nicchia. Insomma questi non sono ragazzini da festival di provincia ma “rnr starz”, come ironicamente si definiscono.. A tutti sarà capitato di acquistare, dopo un concerto, il cd di un gruppo autoprodotto, un po’ per incoraggiamento, un po’ per mecenatismo ma vi assicuro che in questo caso si tratta di un’altra cosa. A differenza dei due ep precedenti in questo lavoro il gruppo ha avuto la malsana idea di abbandonare la tastiera che rendeva il suono caratteristico e riconoscibile, all’interno di una scena hardcore che cade spesso nello stereotipo. Tuttavia nel cd sono presenti anche le tracce dei dischi precedenti in mp3 e potrete gustarvi la storia e l’evoluzione di una band notevole. Questo è un album da avere perché vi aprirà gli occhi sul rapporto tra le cose che cercate e le cose che il mercato vi offre. Non dovrete neanche masterizzarlo ai vostri amici. Costa solo 6 euro su Smartz Records.» (Nadir)
Dedication
««…Noi siamo immortali, noi siamo invincibili, noi siamo i capelloni, noi siamo il nuovo rock italiano!». I Belli Cosi tornano con un nuovo, fantastico album, e vanno a segno colpendo il bersaglio grosso! Totalmente, realmente DIY, ma comunque stupendamente confezionato e registrato, "Torino Rock'N'Roll Starz" è un il degno risultato di ben nove anni di sbattimento e di tantissimi concerti in Italia e in Europa. E siccome il cd è stato prodotto da un'ampia coalizzione di piccole etichette e distro, non dovrebbe essere molto difficile trovarne una copia nei vari mailorder o sui banchetti ai concerti; al limite potete scrivere due righe a Lele… Capito cosa voglio dire? Ma cosa suonano i Belli Cosi? Non è facile spiegare: potrei dirvi che a tratti mi ricordano molto gli Snuff, sia per l'attitudine sarcastica, quasi demenziale, ma soprattutto per il fatto di saper mischiare con disinvoltura vari generi (rock, punk, hardcore, rock'n'roll, pop, ska, folk e qualsiasi altra cosa, persino un po' di drum&bass!). No future - che poi è una cover dei tutt'altro che celebri Anathema Sonic Truz (?) - per esempio assomiglia incredibilmente a Bit cosy (su "Tweet Tweet My Lovely", chi se la ricorda?), in chiave grind-melodico! E quando il ritmo aumenta, e si va appunto sull'hardcore, a me sembrano - per un certo stile e per alcune melodie - addirittura gli AFI! (vedi Gli anni migliori, Quanto ti amo, Einstein). Dunque, sorprese a non finire! Durante i circa quaranta minuti di durata del disco, ma non solo: il cd, infatti, è anche cd-rom… E allora vai con il sito "navigabile" fuori linea, foto, bio, discografia, mp3, testi (tradotti in tre lingue!), interviste… e persino un gustoso video di circa quattro minuti (battezzato "Nine years and a half in the life of Belli Cosi"… vi rievoca qualcosa?). Un gran bel lavoro, di cui bisogna dare necessariamente atto, e premiare. Sarà perchè riescono a sfuggire ad ogni facile catalogazione o perchè giocano con il rock intellettuale e "smitizzano" il "new rock" italiano - nel contempo non prendendosi mai troppo sul serio - che ci piacciono così tanto… Una ventata di ironia e di umiltà in una "scena" (quella italiana, naturalmente) sempre meno spontanea e sempre più legata a valori materiali che la porteranno a breve alla rovina; una bella ventata di freschezza in una marea di cloni dei cloni. E poi Studio Sport è un pezzo semplicemente meraviglioso, un inno per tutti noi sportivi "passivi" e calciofili "indaffarati", per forza di cose non più informati come una volta sull'andamento del campionato, e costretti a seguire trasmissioni improbabili all'una di notte… Un brano che è destinato a diventare il mio tormentone tardo-autunnale, come sono state le tre parole di Valeria Rossi per un truzzone a caso quest'estate… Parafrasando il titolo del loro precedente album: la canzone dell'anno! Ironici, divertenti, disincantati, maturi, ma non per questo "pesanti" o saccenti, tutt'altro: i Belli Cosi sono definitivamente la nuova frontiera del rock italiano indipendente! E si dice che dal vivo siano ancora meglio… Ma meglio di cosi?! E tutto 'sto ben di Dio, quanto costa? Miserrime dodicimila lire! Snobbare non sarebbe una mossa molto intelligente…» (Aob)
Dizlexiqa
«Un caposaldo della storia recente del punk.» ()
Eating children for jesus (eng)
«Another post. Another band from Turin. Well, this time its totally different stuff. Bellicosi were formed the same year allmighty Negazione broke up (92). They play Hardcore punk mixed with some good old styled punk rock with melodies here and there. This is a 100% fun CD. Seriously, I'm not a great fan of sweetie melodies but I could listen to this on loop over and over again. Some songs are really kitchy singalongs and some are fast kick ass ones. There's even the best ska song ever here. They broke up in 2003. How sad. Reccomended for anyone.» ()
Equilibrio Precario
«Il nuovo cd dei BelliCosi ha una bella copertina disegnata che ricorda un video clip degli Articolo 31 in cui andavano a fare un po' di casino al telegiornale. Inoltre nel cd è contenuta una bella traccia video e un sito che rappresenta tutto l'universo dei Bellicosi. Ma anche la musica non è male. Loro stranavigati della scena hardcore torinese, e si sente, ma le canzoni sono belle dense e compatte. I testi a metà strada tra il sentimentale/affranto/incazzato e un moderato sarcasmo di costume. Un disco che non ha veramente nulla da invidiare a quelli dei tanto blasonati gruppi americani.» (Marcello)
Informagiovani Torino
«Finalmente fuori il primo cd dei BelliCosi, che dopo due 7" in vinile si "convertono" al formato digitale con risultati eccellenti. Il gruppo torinese, prossimo a compiere i dieci anni di attività, esprime al meglio il proprio carattere e la propria personalità proponendo undici brani esplosivi, vibranti e quadrati, che trasmettono passione, energia, gioia, rabbia, speranza, sofferenza e voglia di vivere. Una sana e consapevole autoproduzione non soltanto da ascoltare, ma anche da esplorare. Sì, perchè nel cd c'è pure una sostanziosa traccia multimediale, che offre una versione del sito internet della band, un video ed una serie di assaggi in formato mp3 dei pezzi presenti nei due dischi precedenti. Non si tratta di effetti speciali usati per stupire, ma l'utilizzo della tecnologia è solo uno dei tanti modi di sostenere, come c'è scritto sulla copertina, "la congiura internazionale del d.i.y.", causa per la quale viene arruolata anche una buona dose di ironia, a partire dal titolo. Oltre ad ovviamente alla musica: hard-core punk ad alto potenziale e ricco di sfumature, dall'attacco alla Fugazi dell'opening "Gli anni migliori" sino a "La marcia", che chiude la raccolta giocando a nascondino. Un disco vero per un gruppo vero: peccato non averlo.» (Marco Stolfo)
International punk hardcore (eng)
«Very nice, typical Italian melodic punk-Hc. No shitty melodic EPIFAT Hc style here ! There’s a whole bunch of new tracks as well as a lot of good bonus tracks (previous Ep’s) and a video too ! I was a bit disappointed by the lyrics, which aren’t bad and actually pretty funny.» (Y.B.)
Interpunk
«This is an amazing 4 person punk band from Torino, Italy! Tearing it up for almost a decade! This band has had a great influence in the Italian punk scene.» ()
Karta igienica web
«Un disco da ascoltare, ma anche da leggere, vedere e navigare. Dopo due 7" in vinile nero, i torinesi Belli-Cosi "si convertono" al formato digitale, di cui utilizzano al meglio le potenzialità. Il menù propone undici brani potenti, ruvidi e quadrati che confermano lo stato di grazia del gruppo, nonché una traccia multimediale con una versione del sito internet della band, un video e una serie di assaggi in formato mp3 dei brani contenuti nei due precedenti ep. Un prodotto all'avanguardia, ma soprattutto una nuova testimonianza di come i Belli-Cosi siano un gruppo vero, vivo, pulsante e vitale, in continua e coerente evoluzione. Il risultato è un corposo distillato di hard core punk ad alta gradazione e ricco di sfumature. Ad ogni ascolto si percepiscono e si condividono energia, passione, rabbia, speranza, gioia, sofferenza e voglia di vivere. Per non parlare dell'ironia che, a partire dal titolo, colloca Torino R'n'R Starz sulla scia dei precedenti Il disco dell'anno e Nuovo rock italiano. Una nuova prova di carattere e personalità con la quale i Belli-Cosi ricordano che il punk è ben altro (e assai di più) che un genere musicale. La morale è: non confondere la Sborra (è questo il marchio delle autoproduzioni dei torinesi) con gli sborricelli (quelli in posa da rockstar o da eroi, oppure "travestiti da animali", come cantavano anni fa i Truzzi Broders).» (Rocco)
Kathodik
«Album uscito un po’ di tempo fa con il supporto di un numero davvero elevato di etichette indipendenti. I Belli Cosi sono una formazione piemontese che ha avuto ampiamente modo di farsi conoscere in giro per la penisola. Probabilmente rappresentavano una delle realtà punk rock italiane più interessanti. Eh già perché qualche mese or sono il gruppo si è sciolto. Nonostante preferisca nettamente il più intenso precedente sette pollici (Nuovo rock italiano) questo cd è sicuramente meritevole. Punk assolutamente non scontato, vario, veloce, sparato e grintoso con significativi passaggi melodici. Ottimi i passaggi screamo. Il tutto suonato più che bene. Testi interessanti, qua e la perfino intelligenti anche se permangono tracce di scorrettezza punk rock che se usata con ironia, come in questo caso, capisco ma non riesco comunque ad apprezzare. Dieci tracce, più una cover degli Anathema Sonic Truz (che sinceramente non conosco), più una ghost track assolutamente non-sense. Il cd contiene anche molte altre cose tra cui un video, foto, disegni il tutto un po’ alla rinfusa. Per richiedere il cd: smartz records» (Michele Panuccio)
Komakino
«È hardcore!! Mamma è hardcore! Turin hc! Lele Giraudo oltre che essere un buon amico è anche bassista nelle furie dei Bellicosi. - Mi aveva passato già tempo fa il 7" Nuovo Rock Italiano ('98) ma per le mie orecchie/gusti era proprio tremendo (una perla però era la foto di Sabino (vox) in coppia con Cristina D'Avena sul disco J:1). Lì il suono era troppo attufato (ovattato), c'erano pure delle pianole, ahi. Poi li avevo visti invece a torino live & loud, ed erano molto meglio, soprattutto divertiti e poi ci sono le pose hc di Sabino, - insomma, dal vivo hanno un bell'impatto e incitano le folle al pogo nel miglior modo. Questo cd quindi suona ottimamente stereo, Loro sparano a raffica hardcore, girano parecchio (almeno per i miei canoni, - poi si può fare sempre di meglio ;-)), che c'è da aggiungere? Velocissimi, scariche mitragliate di batteria, arrabbiati e rabbiosa la voce (in italiano), - direi gli episodi migliori sono Gli Anni Migliori, Il Cacciatore, Quanto Ti Amo, No Future. Inoltre qui ci sono in formato mp3 l'ep sopra citato + Il Disco Dell'Anno del 96 ed addirittura un video.» (Paolo Miceli)
Komakino (eng)
«It's hardcore!! Mommy it's fucking hardcore! Turin hc! Lele Giraudo, besides being a good friend of mine, He's also bass guitarist in the Bellicosi's furies. - Once ago He send me the 7" Nuovo Rock Italiano ('98) but according my own ears/tastes it was pretty terrible (but there was a cool thing to note, a picture of Sabino (vocalist) together with Cristina D'Avena, a woman who sung (and keeps singing) all the cartoons' themes). On that, sounds were too muffled, there were also some keybs, ouch. Instead, some months ago, i saw them live and loud in a squat house in Turin called 'El Paso', - they've been really funny people, overall because of Sabino's posing, - i mean, from live they have got a different powerfull impact. Ok, this cd sounds stereo, They shoot a bunch of hardcore bullets, and in italy They tour a lot (They had also different dates in Germany) - What can i say more? Ultra-fast, drums-machine, rage, a lot of rage - here the songs i suggest You Gli Anni Migliori, Il Cacciatore, Quanto Ti Amo, No Future. Moreover on this cd, there are in mp3 the above mentioned ep + Il Disco Dell'Anno, of 96 and also a video.» (Paolo Miceli)
Mamma mia quanto sangue
«Ecco qui in pratica un bellissimo disco. Il disco punk core italiano o nuovo rock che dir si voglia. Assolutamente eccezionale, non c'è che dire. Dopo otto anni le rock star torinesi sfornano un vero e proprio discone. Perchè dico questo: perchè un disco va fatto in questo modo, non c'è nulla da dire. 11 pezzi eccezionali. Arrangiamenti meravigliosi di chitarra basso e batteria su cui si incastra la voce, tutto fuso. In pratica ti levano le parole di bocca e te ne insegnano anche altre che ancora non conoscevi, è questo il bello. Per chi ama l'hard core punk italico è un disco essenziale a prescindere da quello che si è accomulato nella propria discografia. Senza stare a vedere meticolosamente tutto quello che succedeva oltreoceano, i bellicosi si sono costruiti negli anni una propria indentità, ma non con metodo, non sarebbe infatti questo il risultato, ma con la spontaneità che rende il tutto milgiore. Fanno valere la propria identità e ci dicono "ecco abbiamo perseverato sulla nostra strada e siamo riusciti a fare un discone!". Quindi potenza, alcune parti abbestia, altre cadenzate, e poi si fa valere quella breve parola a cui molti di voi che leggete questa recensione siete affezionati: CORE. Io, per lo meno, ci sono sempre molto affezionato. Ecco ha un senso dire punk core. E soprattutto hanno una qualità che gli va assolutamente riconosciuta, se lo meritano davvero: sanno cos'è l'ironia! Bellissimi testi sofferti, rabbiosi, amari, schersosi, e ironici, comunque a mio giudizo maturi. Davvero non mi capita spesso di sentire un intero disco con tutti i pezzi belli, perchè tutti hanno un loro essenziale valore intrinseco ed è stupendo poterli asscoltare tutti assieme. Non spicca nessun pezzo, o melgio, spiccano tutti. Ottima quest'altra parte della cospirazione mondiale del d.i.y.» (Massimo Onza)
Passione alternativa
«I Belli Cosi a mio parere sono la miglior band nell'ambito dell'hardcore italiano,devo dire che pochi giorni fa sono venuto a conoscenza che si sono separati,peccato perchè secondo me avevano tutte le carte in regola per sfondare.Ritornando al cd l'unica cosa che si può dire e che difetti se ce ne sono,io ancora non li ho trovati,le canzoni svariano dall'hardcore più potente e duro, a quello più melodico e spensierato.I testi sembrano “poesie del 3000”,sono molto curati in ogni minimo particolare,tutte le canzoni sono in lingua italiana e tutte sono all'altezza del gruppo.» (Francesco)
Punkadeka
«I quattro Belli Cosi approdano dopo ben 9 anni al loro secondo full length autoprodotto con la collaborazione di ben 12 etichette. Dopo solo un anno dal loro ultimo lavoro "ZWolf Rock Song", ecco qua un album corredato da tracce multimediali e booklet con testi in quattro lingue (tranquilli, c'è anche la vostra). Testi in italiano, un po' ironici un po' seri, che si sposano bene sia con la musica sia con il cantato, che il più delle volte è parlato o urlato, ma sempre piuttosto incazzato. Perchè per questi 4 ragazzi provenienti da Torino, città dei Negazione e degli Indigesti, il testo ha un'importanza fondamentale: i Belli Cosi hanno veramente qualcosa da dire e ce lo dimostrano in ogni brano. Undici veloci tracce che hanno come fattore comune il punkharcore degli ormai lontani anni 80, ma che spaziano, in modo un po' frammentato, in diversi altri generi, come il folk, la musica italiana, ecc. Molto ecclettici quindi, con tante cose da dire e tante idee da utilizzare per la loro musica, maturata in tutti questi anni passati a suonare in Italia, Svizzera e Germania. La produzione è buona se considerato che è un lavoro autoprodotto: i suoni sono un po' piccoli e pulitini, non si addicono molto alla musica energica e grezza che i Belli Cosi ci sparano in faccia. Sinceramente a me "Torino Rock'n'Roll Starz" non è dispiaciuto affatto, anche se un cantato un po' più studiato e una composizione dei pezzi più pensata migliorerebbero ciò che già è buono, molto buono.» ()
Radio molotov
«Questa è per me una band davvero fondamentale nel panorama del punk italiano degli ultimi anni. Seppur scioltisi nel 2003, subito dopo aver pubblicato questo album, e autori precedentemente di diversi 7", i ragazzi torinesi hanno saputo ritagliarsi un posto d'onore nella scena. Sarà perchè sono stati bravi a coniugare un'attitudine decisamente hardcore, soprattutto per quanto riguarda la musica, a delle liriche sempre intrise di una sagace ironia, degne del miglior cantautore da bar. Se è vero che negli ultimi due 7" degli anni '90 (entrambi presenti in formato mp3 nel cd originale), si può trovare solo qualche brano degno di nota, con questo disco i quattro fecero un salto di qualità non indifferente. Personalmente faccio difficoltà a skippare un brano. E' da ascoltare tutto d'un fiato. Mezz'ora di pazzia. Stupenda la cover di "No future" degli ANATHEMA SONIC TRUZ. Un hardcore ben suonato, accompagnato dalla voce, a volte placida a volte isterica, di Sabino, un vero trascinatore dal vivo. Abbiamo avuto la fortuna di vedere il loro ultimo memorabile show, all'Atlantide di Bologna, dove esordirono così: "Siamo appena tornati dal tour in Egitto con i Napalm Death...". Ho detto tutto. Eroici.» ()
Radioriot
«Ottima presentazione per quest'ultimo lavoro dei Bellicosi, giustamente considerati parte integrante della scena hardcore torinese, quella, per intenderci, capeggiata da mostri sacri come "Frammenti" o "Arturo". Visionando il cd con l'ausilio di un computer si ha la possibilità di visualizzare il materiale all'interno come se si stesse visitando il sito ufficiale: possibilità di vedere foto, scaricare mp3 (ed è qui la grande novità, si tratta soprattutto di mp3 di altri dischi, una sorpresa in più quindi, trattandosi di canzoni diverse dalle 11 del disco vero e proprio), leggere interviste… Ho apprezzato moltissimo questa possibilità, divertendomi particolarmente con il video che hanno montato quale celebrazione dei quasi 10 anni di attività (e che è appunto interamente visionabile tramite computer): non uno dei soliti videoclip ma qualcosa di più, un "collage" di immagini e suoni tratti dai vari concerti e session di prove svolte negli anni passati. Una sapiente alternanza tra momenti seri a momenti di "follia da palcoscenico"…a prescindere dal risultato finale (che può piacere ma anche risultare un po' "indigesto", tanto per citare un altro gruppo della scena torinese) guardandolo si ha decisamente l'impressione di avere a che fare con qualcosa di molto semplice ma anche ben studiato. Passando al cd vero e proprio anche qui le cose sono state curate con attenzione. La copertina a dire la verità non è un granché, presenta un disegno a colori abbastanza insignificante. Sarà che sono un fissato con un determinato tipo di immagini di copertina (decisamente più cupe e ideologicamente impegnate) ma questa copertina fa decisamente troppo "gruppetto melodico". Molto meglio l'interno. Sono presenti tutti i testi (e questa è una cosa che apprezzo sempre moltissimo visto che il messaggio è importante al pari della musica), tradotti in ben 3 lingue! Ma la cosa migliore è che si tratta di bei testi. Spero di rivolgermi ad un utenza di lettori competenti e spero di non parlare arabo se dico che dai testi traspare la stessa cripticità tipica di altri gruppi dello stesso genere. Si tratta di uno stile tutto italiano e oramai ben definito, probabilmente portato al suo massimo livello dai Frammenti, esasperato nelle modalità esecutive dagli Indigesti e reso più compatibile -pur mantenendo le proprie caratteristiche salienti- con sonorità più accattivanti (sempre nei limiti di quanto possa essere accattivante e orecchiabile una canzone hardcore) dai Belli Cosi. Insomma ho apprezzato la capacità di espressione di 4 ragazzi, l'originalità talora dissacrante, talora ridanciana, a tratti infantile ma mai monotona, mai fine a se stessa. Leggendo i testi, ma soprattutto, ascoltando queste canzoni, si respira tutta l'aria dell'altra Torino, quella per intenderci, degli squat e degli squatters, del Paso okkupato, dei duemila gruppi che nascono e muoiono in pochi mesi, ma anche dello squallore per le strade, della sporcizia, della malinconia che la città stessa ispira. Viene quasi spontanea un ultima riflessione: ho avuto modo di ascoltare diversi gruppi ultimamente, chi più bravo e chi meno. Come sempre ho cercato di non limitarmi alla sola esecuzione artistica in se ma di notare i mille particolari che rendono un disco buono e lo distinguono da un disco mediocre. Particolari che se sono trascurabili in altri generi musicali non possono e non devono esserlo in questo di genere, nato, non scordiamolo mai, anzitutto come ideologia di contrasto e solamente in un secondo momento come musica. Eppure spesso resto colpito dall'ottusità di certe persone e da come riescano spudoratamente a negare quelli che sono, o dovrebbero essere, principi basilari di un certo tipo di attività. Ebbene non è certo quest'ultimo il caso dei Belli Cosi, i quali realizzano un gran lavoro a livello musicale e di contenuti, lo presentano in modo impeccabile (ancora peccato per la copertina) e in più lo vendono ad un prezzo ridicolo: 12mila lire, 6 euro. Credo che basti per convincervi ad ascoltarli e viverli, perché sarete di fronte ad un disco che cerca di coinvolgere l'ascoltatore al di la della semplice musica…è proprio il caso di dire che 10 anni di esperienza assieme danno i loro frutti. Complimenti.» (Gianluca Sgueo)
Rude boy (fre)
«J'avais déjà les deux premiers EP et quand youn m'a annoncé qu'il allait produire ce cd (avec 11 autres labels !), je me suis mis à attendre la bête... effort récompensé, puisque c'est vraiment un très bon skeud... mon titre préféré étant " studio sport " et le tout donnant un bon skeud bien speed, un peu dans l'esprit musical des minor threat...» ()
Rumore
«Dalla motor city italica con la bandiera del DIY in una mano e quella dell'hardcore nell'altra, i Belli Cosi di Torino Rock 'n' Roll Starz (Sborra e Smartz records) divertono, fanno pensare e a tratti mozzano il fiato con l'intensità lancinante di alcuni passaggi. Old school al meglio della forma.» (Teo Segale)
Shove
«Veterani della scena punk e hc torinese (nonchè italiana), i Belli Cosi festeggiano con questo CD + tracce rom i quasi 10 anni di attività. Iniziamo dalla confezione, veramente ben curata e divertente, che invoglia sicuramente ad ascoltare il disco; passiamo alla musica... ragazzi, sono rimasto colpito: i Belli Cosi hanno abbandonato la tastierina che li rendeva un po' sopra le righe, a favore di un sound cazzuto e compatto, più tendente al versante del vecchio Torino-core... e scusate se è poco. Sono veloci, incazzati, a sprazzi melodici, intelligenti nei testi... insomma, se dovete prendervi un disco italiano che non sia garage o punk rock tradizionale, dovreste fare un pensierino su questo lavoro: ne sarete soddisfatti. Come bonus troverete anche un video dal titolo "9 years and a half in the life of... Belli Cosi", i due singoli della band (del 1996 e del 1998) in versione mp3 e ancora tutto il loro sito in formato html da consultare tranquillamente.» (Andrea Valentini)
Sodapop
«Si sono sciolti da un bel po' i torinesi Belli Cosi, ma un elogio da queste parti se lo meritano, eccome. Undici anni di storia, centinaia di concerti, due demo, due 7" e finalmente questo CD (il secondo, a dire il vero, visto che il primo è una tour edition ultra limitata), destinato a diventare un 'classico' dell'hc torinese, e non solo. L'anima del D.I.Y. è presente in toto nel dischetto, dalla grafica alle undici tracce di hardcore tirato che attinge a piene mani dalla tradizione cittadina (Negazione, ovvio, ma anche Arturo, Fichissimi e così via). I testi, poi, sono ironici, pungenti ed intelligenti, dote ormai rara in un certo punk. Il testamento di una band matura ed adulta, il cui naturale (fino a un certo punto) proseguimento sono i Treni All'Alba, band di post-tarantella strumentale in cui militano Sabino e Felice. Mossa geniale ed originale allo stesso tempo, il CD è enhanced con il sito completo e il resto della discografia della band in formato mp3. Il tutto, poi, per soli sei euro.» (Federico Tixi)
Succo acido
«Incredibile a sole 12.000£ un cd con 11 magnifici pezzi + ghost track + video “Nine years and a half in the life of…Belli Cosi” (chiara presa per il culo del video dei Metallica…) + 2 loro vecchi EP in formato mp3 + il loro sito. Preciso subito che io non riesco a capire come si fanno a leggere queste tracce multimediali sul mio pc, e quindi giudicherò soltanto i brani audio! E che dire…l’appoggio di 12 etichette nella produzione se lo meritano appieno! Loro si definiscono “nuovo rock italiano”, e magari fosse tutto così il rock italiano…sanno essere veloci e belli incazzati, mischiando hard-core e punk, passando per varie influenze rock, ska, folk, metal…comunque i pezzi sono tutti ben riusciti, i testi (tutti in italiano) commuovono, le voci urlate sono “ecceziunali veramente”! Vi segnalo GLI ANNI MIGLIORI che apre il disco ed è forse il pezzo migliore e più rappresentativo, e poi personalmente ho apprezzato molto anche LA MARCIA che è appunto una marcia in chiave punk. Unico consiglio che mi permetto di dare al gruppo, non fate troppi stop&go, frammentano l’ascolto!» (Giuseppe Pugliano)