Smartz Records
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Arsenico - Forti di incomprensioni instabili - CD
Arsenico - Forti di incomprensioni instabili
Maturati e cresciuti, non più solo il classico hardcore torinese ma innesti vocali alla vecchi Assalti Frontali, groove dei Subsonica, ritmi latino americani e molto altro.
Personal pop-hardcore from Turin. Big recording and coproduction of 16 diy labels from Italy and Europe.
Tracklist:

01. Un altro colpo di tosse
02. Herr professor
03. Nei pomeriggi dai volti distesi (vds2)
04. Pochi metri
05. T.v.b.
06. L'ultima torta
07. Fratello servo
08. Il ballo del bacino
09. Pochi metri (rmx)
Released by Smartz, ElPaso, Mastello, Troskot, Escapefromtoday, Radioriot, Suta, Mastrotitta, Antesanomicos, Humanflies, Spacciatori, Donnabavosa, Criscore, Equalrights, Lifeofhate. Arsenico is: Fabio Valente (vocals), Daniele Turi (drums), Gianni Petta (guitar), Roberto Garaffa (bass). Special guests: Enrico Cannizzo (voice in #1), Marco Libanore, Massimiliano Bellarosa and Dario Prodan (guitar solo, rhythmic guitar and accordion in # 8). Recorded and mixed by Massimiliano Bellarosa, Fabrizio Argiolas and Arsenico in october/november 2003 @ Rainbow Music, Torino. Mastered by Claudio Giussani @ Nautilus, Milano. All songs by Arsenico except for "Pochi metri remix" (Massimiliano Bellarosa, Zanfello & Daniele Turi). Graphics: Arsenico and Gianluca Cannizzo.
SM022 - CD 2004 - SOLD OUT

Reviews

Alone Music
«FORTI INCOMPRENSIONI INSTABILI è il nome del disco della band Punk / Hardcore Torinese degli ARSENICO , il disco è stato pubblicato nel 2004 , si avvale della partecipazione di 16 etichette tra Italiane ed Europee. L’ album contiene nove pezzi , le liriche sono tutte in Italiano, il disco oltre ad essere un buon prodotto per Hardcore melodico e anche prova per il gruppo di sperimentazioni, variando cosi sul tema , i pezzi sono di facile ascolto arrivano in maniera molto immediata, l’album viene aperto da “ Un altro colpo di tosse “ passando da “ Fratello servo “ dove si viene avvolti da una valanga di parole cantate con rabbia ed energia , passando da “ Pochi metri (rmx )che è molto elettronico come pezzo, rompono gli schemi dell’hardcore con un pezzo molto gitano quale “ Il ballo del bacino “ che è anche il brano di chiusura di “ FORTI INCOMPRENSIONI INSTABILI “ . L’album si avvale di importanti collaborazioni quali quelle di Massimo Bellarosa ( ex chitarrista dei C.O.V, ora passato ai Fratelli Sberlecchi ) per quanto riguarda gli arrangiamenti, e di Marco Calliari per quanto riguarda il mixaggio ( fonico dei Subsonica ), FORTI INCOMPRENSIONI INSTABILI è stato masterizzato allo Sterling Sound di New York da George Marino.» (Simona Schincaglia)
Eutk
«Arsenico è il nome di questo combo torinese che si è formato nel 1996 e che ha all'attivo la pubblicazione di un demo chiamato "Tutto fumo e niente arrosto", di un 7" ("As33") e di un album dal titolo "Nottide". Con "Forti di incomprensioni instabili" il quartetto giunge alla sua seconda prova discografica, che descriverei come un prodotto di buon livello oltre che particolarmente curato, non solo a livello musicale e contenutistico, ma anche per ciò che riguarda l'aspetto "visivo". La grafica che accompagna il cd è infatti molto carina, e in un certo senso anche un po' fuorviante perché a tutto può far pensare tranne che a un lavoro di un gruppo hardcore... In pratica nella cover compare l'immagine di uno strano robottino (denominato "Bert"), riprodotta anche in altre parti del booklet e sullo stesso dischetto: a prima vista si potrebbe pensare ad una sorta di legame tra questo soggetto per così dire "tecnologico" e sonorità industrial o elettroniche, invece nelle nove tracce presenti gli Arsenico ci propongono un HC evoluto e dal taglio piuttosto moderno, con testi abbastanza complessi e cantati in lingua madre. Tutti i pezzi sono brevi (l'album dura venticinque minuti scarsi) ma incisivi, contraddistinti da frequenti cambi di tempo (che del resto sono tra gli elementi basilari di questo genere musicale) e anche da linee melodiche che contribuiscono in maniera abbastanza determinante alla costruzione delle varie song. Interessante la scelta di cantare in italiano: di solito una cosa del genere complica di parecchio la vita di gruppo, ma tutto sommato si può rivelare una mossa vincente se quest'ultimo impara a risolvere (o aggirare) i problemi di metrica che la nostra lingua può offrire. In questo caso direi che gli Arsenico ci sono riusciti piuttosto bene, ottenendo risultati più che dignitosi e confezionando un cd che (non solo da questo punto di vista ma tutto nell'insieme) risulta essere ricco di buoni spunti e gradevole all'ascolto.» ()
Hate tv
«Secondo cd per gli Arsenico, che come il suo predecessore (oltre alla demo e al 7") è un buon disco di hardcore melodico con una vena di tristezza; ma non siamo di fronte ad un gruppo emo (seppure l'influenza dell'emo si faccia sentire). Gli Arsenico mostrano una buona dose di personalità e capacità di muoversi con naturalezza sia dentro che fuori dell'ambito hc, anche se a livello musicale si ricollegano ad una certa 'tradizione' torinese: non a caso alla produzione ha partecipato anche Massimiliano Bellarosa, che suonava la chitarra nei compianti COV e ha collaborato con molti gruppi, Fluxus su tutti. E proprio l'influenza di quest'ultimo gruppo fa capolino nell'opener 'Un altro colpo di tosse'. Gli altri brani si muovono su diversi binari dall'hc classico ('Herr Professor'), a variazioni emo ('TVB'), al flamenco ('Il ballo del bacino') lasciando addirittura spazio all'elettronica ('Pochi metri [RMX]'); interessante 'Fratello Servo', nella quale oltre ai già citati Fluxus si sentono echi di skate-hc. I ragazzi hanno molte buone idee in testa ed è impossibile non notarlo. Il disco è curato, sia nei suoni che nell'artwork. E' bene sottolineare che in entrambi il gruppo ha messo direttamente mano: un ulteriore segno di maturità e idee chiare. Anche questo disco è nato da una coproduzione di una miriade di etichette DIY, tra cui El Paso, Mastello, Smartz, Escape From Today (onnipresenti quando si tratta di hc proveniente da sotto la Mole) e Donna Bavosa (che ci ha regalato quel piccolo gioiello che è il disco dei Laghetto). Al solito l'unione fa la forza, e fa anche dei gran dischi a prezzi accessibili.» (Dano)
In your eyes
«disco che nasce da una coproduzione di ben 16 etichette nostrane (cosa bisogna fare in Italia per produrre un disco...). Gli arsenico nascono nel 1998 nel sottobosco, sempre molto florido, torinese. Dopo una cinquantina date, un demotape, un tour italiano e un CD, arriva "forti di incomprensioni instabili", cinque mesi di lavoro, avvalendosi della collaborazione a artistica di Massimiliano Bellarosa e masterizzato da Claudio Giussani. A dire la verita' prima di ascoltare questo CD avevo il timore dell' ennesimo gruppo HC melodico già strasentito , invece come sempre la musica ti sorprende ti affascina. Era da tempo che non ascoltavo un disco così fresco, intelligente, movimentato HC; è indubbio che i nostri quattro hanno a casa una copia dell' "Appeso" dei frammenti (grande riferimento). Testi personali che non banali. Da sottolineare "fratello servo" avvincente, "nei pomeriggi dai volti distesi" in pieno stile sottopressione. Un ottimo CD molto curato dal punto di vista della produzione pulita, sia dal punto di vista grafico della confezione del compact disk. I miei pezzi preferiti sono "pochi metri" e "fratello servo". Lunga vita gli arsenico e alle autoproduzioni» (Simone Benerecetti)
Informagiovani Torino
«Nuovo disco per i torinesi Arsenico. Il quartetto, dopo il promettente esordio di un paio d'anni fa, propone un'altra raccolta di brani ad elevata intensità sonora ed emotiva. "Forti di incomprensioni instabili" offre un sostanzioso campionario di ruvide "melodie" macinate a colpi di accelerazioni e stop'n'go, di cui è esemplare il brano d'apertura, l'avvolgente e vertiginosa "Un altro colpo di tosse". Saporite anche le altre portate del menu, che si presenta come un fiume in piena da "Herr Professor" a "Fratello servo", regala un inusuale ma assai apprezzabile strumentale come "Il ballo del bacino" e si conclude con un transgenico remix di "Pochi metri". Nel complesso gli Arsenico danno una buona prova di sé, in cui accanto alla passione e all'energia già mostrate in "Nottide" si manifestano una più spiccata personalità e soprattutto un sound più maturo e consapevole.» ()
Kathodik
«Questo quartetto hardcore punk 'melodico' di Torino ci presenta il loro nuovo lavoro, dopo un demo in cassetta, un 7'' e un album in cd: "Nottide". Praticamente i quattro ragazzi piemontesi mescolano in egual misura i classici Linea 77 (bleurgh) più accelerazioni e stile Anti-Flag. E fin qui non ci sarebbe nulla di male, il punto è che delle bands sopracitate riprendono le parti più terribilmente prevedibili e banali, così da risultare già sentiti al primo secondo. E cito soprattutto certi momenti di Un Altro Colpo di Tosse e Pochi Metri. Ok, sono contentissimo che cantano in italiano e non lo fanno pesare più di tanto tanto, però manco posso saltare dalla sedia per questo. Oddio, non è che uno pretenda chissà cosa da un album autoprodotto di questo genere, però se la produzione non salva le canzoni, la voce non esalta (anzi stona diverse volte) e la tecnica si attesta su livelli solo passabili; direi che solo i superappassionati saranno capaci di trarre qualche soddisfazione da 'Forti di incomprensioni instabili'. E poi pure loro se la cercano: i sintetizzatori qui e lì, l'abbassamento di volume con il fade out, il remix finale stile Blu Vertigo e il pezzo spagnoleggiante m'hanno depresso in una maniera allucinante, sarà colpa mia, ma non reputo queste cose come 'cambi di genere'. Comunque penso che se uno pescasse a caso nei gruppi punk hc italiani difficilmente troverebbe qualcosa di peggio o di molto diverso da ciò che propongono gli Arsenico. Insomma, se proprio sentite il bisogno di aprire il borsellino con le ragnatele e spendere i soldini per qualcosa di già sentito una decina di volte, immagino che questo lavoro non deluderà. C'è di meglio.» (Damiano Gerli)
Lamette
«Grande hardcore old school da Torino, per una coproduzione iper-multipla (nell'ordine: El Paso, Mastello Recz, Troskot Recs, Escape From Today, Smartz, RadioRiot, Suta, Mastotitta, Entes Anomicos, Human Flies, Spacciatori Di Musica Stupefacente, Fortemente Indiziati, Donna Bavosa, Criscore Rec., Equal Rights, Life Of Hate). Per quanto mi riguarda, Forti di incomprensioni instabili è un disco che tecnicamente eccelle, e che non appena messo sul piatto denota un'attitudine che tutti coloro i quali vorrebbero suonare hc melodico farebbero bene a prendere a modello. Nove brani nove, per una corsa introspettiva che si riallaccia per molti versi a quella frangia della scuola torinese ben rappresentata da bénds come Frammenti in primis. Coktail musicale veloce ed elaboratissimo (si sconfina praticamente ovunque, dall'elettronica alla musica popolare), a illustrare testi personali e complessi. Tutt'altro che uno scherzo, insomma, e un disco che potrebbe tranquillamente smerdare molti gruppi italiani che fanno della tecnica fredda di emozioni l'unica ragione di vita. Consigliatissimo. E ancora: i nostri cercano attualmente co-produttori per un live split audio/video con i mitici C.O.V.; etichettari cari, fareste bene a farvi avanti…» (Simone)
Munnezza
«Finanziato da una vasta joint venture che coinvolge la bellezza di sedici etichette non solo italiane, ecco finalmente giungere il seguito del bel "Nottide" (recensione). Diciamo subito che con il loro nuovo disco gli Arsenico, enormemente maturati dalla precedente prova, hanno fatto centro, assicurandosi d'ora in avanti una menzione d'onore nel "palmares" della mitica scena hardcore della loro città - Torino - al fianco di gente come Kina, Negazione, Rough, C.O.V., Frammenti, Arturo, e chi più ne ha più ne metta. "Forti Di Incomprensioni Instabili" è un'eccellente celebrazione dell'inconfondibile sound torinese, ma con quel qualcosa in più, quella voglia di osare, che solo le formazioni dotate di idee e di capacità sanno apportare. Testimonianza ne sono le gustosissime variazioni sul tema, come gli accenni rap nei vocals di Un altro colpo di tosse, l'intro techno del remix di Pochi metri, che poi si sviluppa in chiave electro-dance/drum'n'bass un po' sulla scia dei più famosi concittadini Subsonica (!), e la coda "gitana" di Il ballo del bacino, con chitarre classiche impazzite un po' flamenco e un po' Gipsy King! Diversivi a parte, questo lavoro ha avuto soprattutto il grande merito di avermi fatto riaffiorare spesso e volentieri i bei ricordi legati ai Belli Cosi (RIP), una band straordinaria fin troppo prematuramente scomparsa: per fortuna che ora ci sono gli Arsenico a non far rimpiangere eccessivamente la loro mancanza. Inoltre, una particolare attenzione alla veste grafica, davvero molto cool, i testi intelligenti e ben costruiti, e una registrazione eccellente, come raramente capita di rilevare in ambito DIY e finalmente degna delle grandi produzioni internazionali, conferiscono a "Forti Di Incomprensioni Instabili" lo status di una delle migliori uscite italiane punk/hardcore di quest'anno, ormai giunto quasi al giro di boa.» (Aob)
Punk for fun
«Mi ricordo gli Arsenico ai tempi di “Nottide”, un disco molto interessante ma non ancora totalmente maturo, ora a distanza di meno di 3 anni esce, grazie a un’immensa coproduzione che coinvolge ben 16 etichette, il nuovo disco “Forti di Incomprensioni Instabili”. Mettiamo subito in chiaro una cosa: si tratta di un disco che consacra definitivamente gli Arsenico a band di culto (“di culto” per ovvi motivi, meriterebbe ben di più) dell’hc nazionale, uno di quelli che, per una volta, nella sua modestia, fieramente DIY, si fa fuori gran parte dei gruppi ultra-patinati che da oltreoceano ci vengono propinati. E non sto assolutamente esagerando. Partiamo ad esempio dai testi: avanti anni luce dalle frasi fatte trite e ritrite che troppo spesso sentiamo. Mille volte più sinceri, mille volte più profondi grazie a quella sensibilità poetica, spesso ermetica (forse ereditata dai concittadini Arturo, ma che qui troviamo in forma più estesa) che ti fa rimanere seduto a pensare su una frase anche dopo che il cd ha smesso di suonare. Qualcosa di indubbiamente superiore al ruolo di semplice corredo sono oramai troppo spesso relegati. Ora voi giustamente vorrete sapere cosa suonano gli Arsenico. E qui mi mandate in crisi. Fermo restando che “Forti Di Incomprensioni Instabili” è uno di quei dischi che manda in paranoia tutti coloro che (poveri loro) hanno il costante bisogno di etichettare e catalogare ogni cosa; si può dire che gli Arsenico sfruttano al meglio il patrimonio hardcore che la propria città offre, indubbiamente l’unica in Italia che è riuscita a creare un sound in qualche modo originale e inconfondibile. Giusto per passare in rassegna alcune delle influenze dei torinesi cito la bellissima “Un Altro Colpo Di Tosse”, la canzone che apre le danze con un testo stupendo, inizia con una parte di simil-crossover presto abbandonato per dirigersi in territori più prettamente hc che fanno venire in mente gli Assalti Frontali , la successiva “Her Professor” mette in luce quella che è una delle maggiori influenza degli Arsenico, vale a dire i Bellicosì (come lo erano d’altronde nel disco d’esordio). Poi ancora si fa sentire l’impronta dell’approccio emozionale dei Frammenti (“T.V.B” sembra uscita da “Corrono Ginocchia Sbucciate”) così come, seppur in maniera meno evidente anche i Kina soprattutto in alcuni passaggi chitarristici; da notare ancora l’elegante uso di elettronica sparso qua e là per impreziosire i brani (e anche qui sono gli Arturo da insegnare) e potrei continuare ancora molto con un inutile elenco nel vano tentativo di descrivere ogni sfumatura del suono degli Arsenico: basti dirvi ancora che per concludere il disco troviamo “Il ballo Del bacino”, una sorta di polka/flamenco, mentre la traccia conclusiva è un bellissimo remix elettronico di “Pochi Metri”. Non so quanti sono i gruppi hardcore che hanno le palle di fare certe cose piuttosto che rifugiarsi nella solita ballata acustica per poi poter scrivere nelle note di presentazione “influenze molto varie e bla bla..”. Ma meglio fermarsi qua, non è certo questo che ci interessa ora, fortunatamente questa volta c’è ben altro alla nostra attenzione: e voi, se amate l’unico genere musicale in cui l’Italia ha primeggiato nel mondo, fatevi avanti: “Forti Di Incomprensioni Instabili” è uno di quei pochi dischi che saltuariamente ci ricordano tale splendore. E in questo caso specifico ci da anche dimostrazione che con un po’ di coraggio è possibile sperimentare un po’ anche in campo hardcore, ed è possibile anche che ne vengano fuori gioielli di valore immenso, quale tale disco è.» (Mattia)
Rockambula
«Con questo disco i torinesi Arsenico dimostrano di aver raggiunto una maturità notevole ... dopo bands come Belli Cosi ed Arturo la torino hard core torna a respirare aria sporca ed infangata da queste nove traccie. Il disco parte con "Un colpo di tosse" la migliore insieme a "Herr professor". Da citare è anche "Il ballo del bacino" brano insolito con ospiti insoliti ... Con il remix di Pochi metri forse si vuole riesumare quello che ultimamente hanno fatto gli Arturo ... ma semtre della torino hard core si parla!!! Prima di chiudere cito l'elenco dei coproduttori che hanno permesso l'uscita di questo gioiellino : el paso , mastello recz, troskot recs, escape from today, smartz, radioriot, suta, mastrotitta, entes anomicos, human flies, spacciatori di musica stupefacente, fortemente indiziati, donna bavosa, criscore rec., equal rights, life of hate !!!» (Emiliano)
Sonic bands
«frutto della collaborazione di un totale di sedici etichette di autoproduzione italiane ed estere, ecco la prima uscita “ufficale” degli arsenico, band prevalentemente hardcore proveniente da torino. in effetti a sentire la produzione del disco è difficile credere ad un’autoproduzione, c’è molta cura sia nei suoni che nell’artwork, tutto è ben studiato ed il cd è anche piacevole. parlavo di hardcore, aggiungo melodico (anche se a qualcuno non starà bene), ma credo che questa sia la definizione giusta per gli arsenico, nei quali non sento molte altre influenze tranne qualche passaggino spasmodico grunge, e parecchi ascolti di “vero” punk, il cantato è tipico hc new style, e la musica pesta senza lasciar respirare, gli arrangiamenti sono semplici e veloci, con qualche idea decisamente valida. anche i testi mostrano passaggi particolarmente interessanti, impegnati nel sociale e vomitati addosso a chi ascolta con tanta rabbia. “un colpo di tosse”, “herr professor” e “pochi metri” le tracce meglio riuscite, da evitare assolutamente uno scherzo come “il ballo del bacino”, spagnoleggiante e che nulla ha a che vedere con questo disco quasi gettata li per destare simpatia, male anche il conclusivo remix di “pochi metri”, banale e poco studiato. meglio quindi continuare a pestare con l’hardcore magari aggiungendo nuovi ascolti ed evolvendo il genere. ultime due tracce a parte, il cd è molto carino, non resta che fare i complimenti agli arsenico.» (fabio igor tosi)
Sowdust
«Hc melodico dal 1996.Quattro ragazzi di Torino, coprodotti da parecchie etichette dell'underground italiano. Già accolti e recensiti benissimo, questo mio articolo sarà l'ennesima prova che il disco piace molto. Quarto album per la band, che ha trovato la giusta combinazione per il successo. Cd davvero originale, grintoso, emotivo, uno dei tentativi di rinnovare il genere, tentativo che dà risultati concreti e ben visibili. Ricchi di linee melodiche, sempre varie e mai banali; la voce ricorda quella di un bambino arrabbiato che manifesta la sua rabbia e la sua protesta contro le ingiustizie e alterna parti più urlate a cori e a melodie invece più "dolci". Riff mai scontati, insoliti assoli e particolari parti elettroniche. Il cd contiene anche un remix di una canzone ("Pochi Metri") e un inaspettato pezzo di flamenco ("Ballo del bacino"). I testi sono introversi, poetici, ermetici. Non sono diretti, vanno ricercati nei singoli termini, fanno riflettere. Una band davvero promettente del panorama italiano. Vivamente consigliato a tutti, anche ai non amanti del genere, fra cui me stessa. Non mi aspettavo davvero da un gruppo come questo un album del genere!» (Beatrice)
Staypunk
«In genere quando si vuol fare un complimento a una band italiana gli si dice che sembra americana,inglese o al limite nordeuropea in nome di un esterofilia che in ambito punk risulta abbastanza giustificata. Gli Arsenico invece sono italiani nel senso più positivo del termine, seguagi e promulgatori della scena hardcore torinese che a poco a poco sta ritornando ai fasti dei vecchi tempi. Punto di forza dell'ambiente piemontese è che gruppi come Arsenico, Arturo o Woptime pur provenendo dalla stessa matrice hanno però un suono del tutto personale che li accomuna ma al tempo stesso li distingue all'interno della scena. Gli Arsenico propongono un hardcore anni 80 riconducibile ai compianti Belli cosi, voce pulita, chitarre tagliente e improvvise accelerazioni che colpiscono duro. Ti entrano dentro già al primo ascolto grazie anche all'intensità dei testi, introspettivo e poetici. Non si fanno mancare inoltre soluzioni decisamente originali come la spagnoleggiante "ballo del bacino" o alcune incursione nell'elettronica (vedi il techno remix di "pochi metri"). Decisamente da avere!» ()
Taxi-driver
«La Torino Hardcore si aggiunge nel 1999 di un nuovo nome: Arsenico. Nel corso di questi anni la band confeziona qualche demo, un disco e un settepollici. Giunge il tempo per il secondo album: "Forti Di Incomprensioni Instabili". 8 pezzi, un remix e circa 25 minuti. Il difetto principale dell'album (la durata) si rivela però anche un pregio. I brani risultano tutti riusciti e orecchiabili, grazie anche all'ottimo uso dell'italiano cantato (che per certi generi non si presta benissimo). Ardito il remix della bella "Pochi Metri", soprattutto conoscendo la grande apertura mentale degli ascoltatori del genere. A parere mio uno degli episodi più interessanti dell'album. Notevole anche la "fusion" di "Il Ballo del Bacino" che mostra una band capace di suonare oltre che di pestare!! Consigliatissimo agli amanti del genere. Da notare la coproduzione di ben 16 etichette! Canzoni Significative: Un Altro Colpo Di Tosse, Pochi Metri, Il Ballo Del Bacino".» (Dale P.)