Smartz Records
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Smartz releases
Isobel - S/t - 7"
Isobel - S/t
L'esordio di Isobel non lascia scampo. Tre tracce ruvide e psicotiche, per gli amanti di Fugazi, Motorpsycho, Sonic Youth, ma anche Unwound, Inzirli e Kina.
Isobel debut ep, no way out. Ex-BelliCosi, parallel project of 3eem, they love certain hardcore but also Fugazi, Motorpsycho, Sonic Youth, Unwound and Kina. Post-rock? Psycho-core?
Tracklist:

A1. Something better
A2. Television
B1. Introspective
Released by Smartz, Lakkahillo, Salterò, Mastello, Dizlexiqa, Radioriot, Caj, Aigor, Dadadischi, Nothingcity. Isobel is: Antonella (vocals, bck guitars), Danilo (guitars), Lele (bass), Franco (drums). All songs by Isobel. Cover artwork by Lakkahillo Comix. Recorded and mixed in autumn 2004 by Paolino & Isobel @ Milhouse recording studio based in Aosta.
SM026 - 7" 2005 - 4 €

Reviews

Amarezza blog
«Bomba! Questo sette davvero mi esalta assai, per una miriade di motivi a partire dal fatto che è una seria coproduzione, il che dimostra per l' ennesima volta che se si vogliono fare le cose le si fanno e basta. Ma veniamo al contenuto del prezioso vinile: post punk molto personale cantato in inglese. In fondo basta dire che vengono da torino e che hanno gia suonato anche in gruppi storici, no? Introspective mi ricorda i primi red worms' farm ma più dc, something better (che tra l' altro è scaricabile sul loro sito mi è entrata subito in mente ma non è assolutamente poppettina anzi e television è un serio attacco guidato da un monumentale basso wave basta? Testi personali minimali il giusto senza tanti sfronzoli, ad essere sinceri la grafica non mi fa impazzire, ma su queste cose sono molto old skool. Ascolto preferenziale col walkman a palla perso in periferia.» (Amarezza)
Blow Up
«Band piemontese, all’esordio sul sempre caro, piccolo formato vinilico. In Something Better si riflettono Rites Of Spring/Fugazi con l’aggiunta di un arpeggio più emotivamente conciliante, mentre Television incalza producendosi come un allungo alla Drive Like Jehu. Il brano più lungo, Introspective, adotta gli schemi iniziali ritrovandosi però mano a mano in un avvolgente gorgo sonicyouthiano. Quando passione e comunicativa avvalorano argomenti post-punk risaputi. (7)» (Fabio Polvani)
Il cielo su Torino
«[…] tra ivrea e torino spuntano fuori gli isobel, in giro da diverso tempo e da poco usciti con il loro primo 7"" omonimo. nonostante abbiano un rapporto piuttosto conflittuale con me, visto che ultimamamente riesco a perdermeli ovunque suonino, fanno un ottimo post-punk, se proprio volete una definizione, ma forse la cosa migliore è ascoltare something better. (sito)» (Enzo Palatella)
Kdcobain
«Terminata l'esperienza con i Belli Cosi, Lele Giraudo decide di continuare la sua carriera musicale formando questa nuova band dall'attitudine pur sempre punk/hc ma orientata verso lidi più emotivi e maturi. In questo 7 pollici sono contenuti tre dei brani composti finora dalla band e già si possono assaporare ottimi risultati di un songwriting incisivo. Basta ascoltare ""Something better"" per rendersi conto che gli Isobel non scherzano e partono dal punkrock per evolvere nell'emo e nel noise. La sezione ritmica è molto serrata e si sposa bene con la voce di Antonella De Paola, come testimonia il brano ""Television"". ""Introspective"" è forse la traccia che presenta meglio la band, grazie alla coesistenza di momenti lenti e più sostenuti per oltre cinque minuti di ottimo rock. Come le grandi band anche gli Isobel decidono di proporre il primo ep al pubblico su vinile e le carte in regola per poter conquistare consensi nella sempre più sana scena indie-rock nostrana ci sono tutte.» (Nicolò Mulas)
Komakino
«Gli Isobel, italiani, ancora credono nel vinile 7 pollici! Fantastico. Potete scaricare Something Better (mp3 via linkato dal Loro sito), ed ascoltare una delle tre tracce che formano la Loro prima uscita ufficiale, - gioiellino che potete ordinare per 5 euro. - Io avevo ascoltato un paio di altri demo qualche mese fa, e la Loro Musica tocca un punto tra i primi Blonde Redhead e i Fugazi, arricchiti dal cantato di Antonella e uno strano tocco di spleen attraverso le melodie.» (Paolo Miceli)
Komakino (eng)
«Isobel, from italy, still believe in vinyl 7inches!! That's wonderful.. You can download Something Better (mp3 via Their website), and hear one of these three tracks forming Their first official release, small gem that You can order for 5 euro only. - I already heard a couple of other demos some months ago, and Their Music touches a point between early Blonde Redhead and Fugazi, enriched with female vocals and strange spleen touch through the melodies. - Waiting to hear more.» (Paolo Miceli)
Maxima tortura
«E' vero. è vero la musica, ed in particolare il disco che andiamo ora a presentare si discosta un attimino dai nostri soliti canoni di genere che solitamente andiamo ad affrontare, ma ragazzi, ne ho le palle piene di stare in una scatola spesso putrescente e... badate bene... è fondamentale affrontare il discorso una volta per tutte. Esiste buona musica ed altra un pò meno... questa deve e dovrà essere d'ora in poi la chiave di lettura. Parliamo quindi degli italianissimi Isobel, sicuramente ne avete già sentito parlare... o forse sono capitati dalle vostre parti in sede live. Sotto l'ala protettrice della ogni presente Smartz Recs del buon Lele, ci presentano questo disco, che se non ricordo male dovrebbe essere il loro esordio datato 2004. Si tratta di una buona coospirazione D.I.Y. creata da 10 etichette che hanno sostenuto questo bel vinile formato da 3 pezzi per quasi 10 minuti di musica. Si parte subito con la bellissima Something Better, per poi passare alla ipnotica e ottima 'Television' ma l'apice di tutto si trova nella stupenda 'Introspective' che con i suoi 5 minuti e più di grande e maturo indi-noise-rock da davvero un ottimo saggio di bravura dei grandi Isobel, inutile dire che da questo disco acqua sotto i ponti ne sia passata, ma rimane la classe innata ed una certa eleganza decadente che ha sempre caratterizzato questo combo. Da vedere, ascoltare e supportare.» ()
Post-it rock
«Esordiscono su un formato quasi ormai dimenticato, il vinile, il 7”, un po' come le bands alle quali fanno in qualche modo riferimento negli anni 90, quando ancora il vinile era il primo veicolo per fare dischi. Sono attivi da poco meno di due anni, come Isobel, in realtà, tre di loro avevano già suonato assieme nei Kirsch, mentre il quarto, è chittarista anche per i 3eem; in questa prima prova discografica riportano in pieno la loro dimensione live: d'impatto e compatta basata sui “giochi” tra i giri di chitarra (fugaziani?) e l'intensità della voce (femminile), con sotto una sezione ritmica intensa e portante (facente riferimento ad Unwound). I tre brani affrontano appieno la loro musica, partendo con due brani immediati sul lato a, il primo, something better, con una melodia portante intensa orchestrata proprio attorno alla voce ed alla chitarra, il secondo, television è semplicemente scarno e diretto, l'impatto è dato soprattutto dalla velocità di esecuzione; il lato b prevede un'unica traccia, introspective, che da spazio a derive e a maggiori aperture stilistiche, è forse il pezzo più “completo” del loro repertorio. Ci auguriamo di sentirli nin un ulteriore sviluppo discografico…» (Fabio Battistetti)
Rumore
«Tre brani. Undici minuti. Il fruscio instabile del vinile. La sensazione di voltarsi e guardare (tornare) indietro. Nelle orecchie gli specchi del suono (quel suono) nato sul finire degli anni '80 in zona Washington DC (il punk che si fa definitivamente post, la pesante eredità do it yourself - una filosofia d'azione - di un certo hardcore, lo scarno lirismo di chitarre ai limiti della siccità). Fugazi, ammettono i canavesani (sì, roba nostra) Isobel, Unwound e Bikini Kill, potremmo aggiungere noi, pur nella consapevolezza di non riuscire a mettere del tutto a fuoco il soggetto. Something Better, Television e Introspective sono pietre scagliate sui bordi della nevrastenia da un cantato teso e dai colpi precisi di un'instancabile sezione ritmica, anche e soprattutto dal vivo. Mr. Albini è avvisato.» (Carlo Cravero)
Ultrasonica
«Uscito su vinile formato 7” questo è il primo lavoro di quattro musicisti piemontesi innamorati del suono Washington DC. Gli Isobel nascono nel 2002 dalla mente (così dicono le note) annebbiata di Lele Giraudo. Terminata l’esperienza con i torinesi Belli Così (!?) coinvolge Franco Forresu (batteria) e Antonella De Paola (voce). Più tardi si aggiunge il chitarrista Danilo Corgnati. Viene scelto per le sue qualità e sensibilità che, per me, metterà molto più in evidenza con il progetto elettronico 3eem (vedi recensione su Ultrasonica). I tre brani presenti, per una durata di 11 minuti, sono la summa di quel suono post punk tanto in voga alla fine degli anni 80 evidenziando influenze pesanti. Prime fra tutti i Fugazi. Loro non nascondono questo amore, dichiarato anche nelle note di presentazione e questo ne fa motivo di onestà intellettuale. Si presentano per essere apprezzati da un pubblico che ama questo suono, senza pretendere nulla di più, se non un riconoscimento del loro impegno a portare avanti un discorso che in Italia non ha mai avuto vita facile. Da parte mia posso aggiungere che è ben suonato e ben prodotto, non si può certo gridare al miracolo (questo lo sanno anche loro) ma piacerà sicuramente. Ci sono le potenzialità per sviluppare un discorso più originale, specie se “passeranno” all’ uso della nostra lingua. (ma questo è un cruccio tutto mio, ormai risaputo e che non mi stancherò mai di ribadire).» (Freaknrg)